Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane | Salerno (SA)

Stories

Mi portavi con le mani.
Ferme, decise sopra le mie, mi attiravi con dolcezza.
Un lieve tentennamento nei miei passi,
una piccola ritrosia,
e già mi aprivo
lasciando scivolare un'onda che mi allagava;
addosso,un odore primitivo che cominciava ad inebriarti,
indurendoti nel vigore e sciogliendoti nella tenerezza.
E ora, rapiti da noi stessi,
ci inerpichiamo per le strade dell'ovvietà,
cullandoci nel tempo,
fino a quando non mi porterai, di nuovo,
tirandomi con le mani.


Ci rivedremo
Quando tutto questo sarà finito allora ci rivedremo,
nudi, l'uno davanti all'altra.
Le pareti della stanza gireranno intorno a noi
con la danza delle luci
di uno splendido pomeriggio di primavera.
In un attimo il tempo avrà cancellato i suoi stessi segni.
E noi ci guarderemo, leggeri e vogliosi,
stupiti da ciò che ci è stato preservato da sempre.
Tu berrai, io berrò.
E il cielo e il mare si fonderanno
in una confusione di essenze e di colori,
là, davanti ad una finestra,
semiaperta sul mondo.


Come una matrioska

Ci siamo sedute, amica mia,
abbiamo aperto le bambole di legno,
una tu e una io,
sempre più piccole, sempre le stesse ,
colorate e sorridenti.
Una vita dentro l'altra,
confondendo le linee
e ricucendoci addosso i vestiti,
raccontando l' amore vissuto e sognato,
consolando l'amarezza
negli sguardi fieri e pietosi.
Ciò che io ho perso
tu l'hai trovato,
spingendomi di nuovo a cercare.
Guardi compiaciuta
le perle che avevo smarrito.
Non so a chi appartengono,
se a me o a te,
ce le guardiamo
tra le mani,
stupite e felici
nel lampo di un gioco.


"A volte mi scruto.
A volte mi basto.
A volte no.
A volte mi condanno.
A volte mi perdono
A volte mi raccolgo.
Pezzo per pezzo.
Mi unisco a mo di puzzle.
Mi metto in cornice.
Mi infondo energia.
Mi rialzo.
E proseguo.
E così mi basto."

Raffaella Abategiovanni


MI SONO SENTITA BAMBINA

" Vorrei posare gli occhi sulla tua pelle,
sentire il suo profumo,
sfiorarla con le dita"

Sono diventata improvvisamente bambina: avevo tra le mani un pugno di sabbia calda che lasciavo scivolare tra le dita, sentivo i granellini che mi facevano il solletico e ripetevo quel gioco infinite volte, con gioia e soddisfazione.

E poi una punta di pudore, una piccolissima ritrosia che mi tiene sull'altalena dell'incertezza e del desiderio, il dolce dondolarsi dell'attesa...

E sai che hai già posato gli occhi nell'anima rendendola unica e preziosa e l'hai avvolta nella promessa di un bacio.


Ancora una volta mi hai amata con la stessa ferocia con cui l'hai negato,
Ancora una volta mi hai inondata di dolcezza ricolmando l'amarezza del silenzio,
Ancora una volta hai soverchiato l'evidenza con il monito della certezza,
Ed io ancora una volta mi spengo nel languore del giorno,
e non so più chi sono, e non so più dove vado.


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Dott.ssa Antonella Buonerba Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane
Salerno (SA) - Avellino - Napoli

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Iscritta all’Ordine degli psicologi della Campania n. 2635/A dal 25 maggio 2006
Laurea in Psicologia (indirizzo Psicologia clinica e di comunità)

 

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