Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane | Salerno (SA)

Il mondo dei giovani

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Il mondo dei giovani

Aspetti psicologici, sociologici ed iniziative territoriali a sostegno

Il mondo dei giovani

La situazione attuale che stiamo vivendo ha portato ad un impoverimento materiale a cui fa riscontro una sempre più dilagante povertà delle relazioni affettive ed una incapacità di gestire le proprie emozioni.

I giovani adolescenti appartengono a quella fascia di popolazione maggiormente esposta ai rischi di perdita di punti di riferimento significativi dovuti a famiglie sempre più disgregate che non riescono ad assolvere a pieno alla funzione accuditiva ed educativa.

Le relazioni sono ridotte al minimo e molto spesso bambini e ragazzi sono vittime di abusi fisici, psicologici e sessuali. Le statistiche ci raccontano di incremento considerevole di abuso di alcol e di stupefacenti.

Dati sulla tossicodipendenza

Dai dati forniti dal Rapporto annuale dell’Osservatorio europeo di Lisbona, risulta che la cannabis è sempre la principale droga consumata dai giovani, l’ecstasy e le anfetamine sono in lieve diminuzione dopo il boom degli anni ’90 e il consumo di eroina è in ripresa anche se la droga che occupa sempre più spesso le pagine di cronaca nera è la cocaina.

L’Italia, dopo il Regno Unito e la Spagna, è il Paese europeo che ha registrato il più
elevato consumo di cocaina anche tra i giovani. In base alle interviste realizzate nello studio ESPAD1, su un campione di giovani in età compresa tra i 15 ed i 19 anni, il 3,6% ha dichiarato di averla consumata almeno una volta negli ultimi 12 mesi.

Rispetto agli anni ’70 e ’80 lo scenario della tossicodipendenza è notevolmente mutato poiché, se è vero che le persone dipendenti da eroina e da oppiacei rappresentano la maggioranza degli utenti dei servizi pubblici e delle strutture socio-riabilitative, è altresì vero che si sono moltiplicate le tipologie di sostanze e le modalità di consumo.

Sempre più frequentemente le sostanze stupefacenti vengono consumate allo scopo di integrarsi meglio a livello sociale, al contrario di quanto accadeva negli anni ’70 e ’80 quando l’uso e l’abuso di eroina ed oppiacei creavano emarginazione e fuga dalla realtà.

L’eroina oggi viene “fumata” come la cocaina, mentre quest’ultima sostanza insieme alle anfetamine viene spesso consumata nelle occasioni di divertimento. La cocaina e gli altri psicostimolanti vengono sempre più usati per annullare la fatica, migliorare le prestazioni scolastiche o lavorative e per aumentare le capacità relazionali.

Suicidi e condotte autolesionistiche

Le cronache dei giornali ci informano di numerosi episodi di suicidio e tentati suicidio, di comportamenti autolesionisti e di errate condotte alimentari.

Gli ultimi dati disponibili dell’Istituto nazionale di Statistica indicano che in Italia il trend dei suicidi è in calo: dal 1995 al 2017 il numero dei decessi, in tutte le fasce d’età, si è ridotto del 14%. A fronte di questa diminuzione, crescono i casi di autolesionismo e di comportamento suicidario tra gli adolescenti. Uno studio internazionale pubblicato su Journal of Child Psychology and Psychiatry, rileva che in Europa oltre un quarto degli adolescenti (27,6%, con età media di 14 anni) mette in atto comportamenti autolesivi occasionali o ripetuti nel tempo. In Italia il fenomeno riguarda circa il 20% dei ragazzi.

Il cyberbullismo

L’accresciuta possibilità di navigare in rete, durante il lockdown, rende gli adolescenti maggiormente vulnerabili a fenomeni di cyberbullismo.

Nell’anno del covid-19 i giovani esprimono tutta la sofferenza per il senso di solitudine, il 93% di loro afferma di sentirsi solo, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente.

Preoccupano i numeri di quella che sembra essere un’esperienza di sofferenza quotidiana per troppi giovani: il 68% di loro dichiara di aver assistito ad episodi di bullismo, o cyberbullismo, mentre ne è vittima il 61%.
Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. 
Dall’altro lato l’8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi. 

La violenza tra i giovani

L’odio cresce, diventa incontrollabile e spesso sfocia nella violenza di cui alcune piazze delle nostre città italiane sono state inondate recentemente.

Queste, da luogo di incontro, di scambio e di divertimento si sono trasformate in ring in cui le frustrazioni individuali vengono convogliate in una rabbia collettiva e distruttiva che vede, tra l’altro, nella spettacolarizzazione della violenza una forma estrema di richiesta di attenzione da parte della società.

Nuove competenze relazionali

I giovani chiedono di essere ascoltati, riconosciuti e valorizzati dal mondo degli adulti che spesso devono essere rieducati nell’acquisizione delle loro responsabilità aiutando e veicolando figli ed alunni nella loro crescita.

Oggi, più che mai, è importante fare rete, non solo dal punto di vista virtuale,  ma soprattutto operativo. Occorre intervenire in modo tempestivo soprattutto laddove si evidenziano falle nel tessuto sociale, dovute a carenze materiali, culturali e relazionali.

Sarebbe auspicabile la costituzione di equipes multidisciplinari che vedono come attori i servizi sociali comunali, le Scuole e i servizi territoriali interessati a seconda dei casi.

Modelli  di intervento

La sinergia fra gli stakeholder dev’essere finalizzata a diversi tipi di interventi :
la selezione/filtro della domanda, la decodifica delle problematiche complesse di carattere socio-sanitario e la predisposizione di  progetti individualizzati, la raccolta dati sui problemi emersi, l’individuazione delle domande inespresse, gli interventi tempestivi nelle situazioni di forte disagio, una costante attività di sensibilizzazione sulle tematiche sociali, la presa in carico e l’accompagnamento dei cittadini che si rivolgono al servizio, l’osservazione e il monitoraggio dei problemi e dei bisogni, rapporti di trasparenza e fiducia tra cittadini e servizi, la pubblicizzazione dei servizi e interventi sociali, socio-sanitari e sanitari.

Considerata la complessità degli interventi, la collaborazione non deve limitarsi alla mera segnalazione  di situazioni critiche, ma operare soprattutto nel senso dell’informazione e della prevenzione.

Non dimentichiamo la forte presenza dell’associazionismo nel nostro Paese che si muove con grande impegno nella fattivita’ dei progetti e con volontà nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso tematiche di grande attualità come ad esempio la disabilità e la violenza sulle donne.

Progetti per i giovani e i bambini nella Regione Campania

La scuola diventa lo strumento primario per aiutare i ragazzi, e le loro famiglie, nelle realtà più difficili. È nato con questo obiettivo il progetto Scuola Viva che ha previsto interventi per potenziare l’offerta formativa del sistema scolastico regionale e rafforzare la relazione tra scuola, territorio, imprese e cittadini. Laboratori teatrali, sport, corsi di scrittura creativa, musica, cinema e tanto altro grazie alle scuole aperte, in Campania, anche negli orari pomeridiani.

Nell’ambito del Programma triennale “Scuola Viva”, l’amministrazione regionale ha attivato l’Avviso “Scuola di Comunità” per sostenere una capillare azione di contrasto alla dispersione scolastica. Sono state selezionate le migliori proposte progettuali presentate da soggetti del terzo settore, specializzati nelle attività educative a favore dei minori, che operano insieme alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado situate nelle aree di maggiore disagio sociale ed economico. Sono previsti moduli per la sensibilizzazione e l’educazione all’importanza del percorso educativo, rivolti sia agli studenti a rischio, sia alle loro famiglie. A questo si sono aggiunte attività di contesto sul territorio per informare, sensibilizzare e promuovere spirito civico e cultura della legalità.

Nell’ambito del progetto “I giovani della Campania per l’Europa, l’ambiente, l’agricoltura e lo sport” è stata realizzata un’azione promossa dalla Regione Campania ed inserita nel quadro degli interventi rivolti ai giovani e previsti dall’Azione di Sistema “La Campania Cresce Europea”. Nel 2017 si è svolta una competizione tra giovani studenti per la realizzazione di elaborati su Europa, ambiente, agricoltura e sport. Le classi vincitrici hanno partecipato ai campi educativi organizzati, per il triennio, sull’isola di Ventotene, per il biennio, nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Un’occasione unica per accrescere, attraverso momenti di studio e di condivisione, attività sportive e pratiche di rispetto per l’ambiente in aree protette dal grande valore storico e naturalistico, il senso civico e la responsabilizzazione verso un impegno più consapevole: elementi fondanti dell’Unione Europea.
Ben-essere Giovani è un sistema integrato di interventi a favore dell’associazionismo attraverso il quale la Regione Campania intende sostenere, accompagnare e consolidare le ambizioni dei giovani nel loro passaggio alla vita adulta e lavorativa, nell’esprimere la loro creatività e talento e metterli al servizio del territorio e delle comunità. Il progetto Ben-essere giovani include tre distinte linee di intervento destinate ad altrettante finalità di sostegno all’associazionismo in Campania:” Organizziamoci”, “Associamoci” e “Valorizziamoci”.

Tra i lavori più richiesti degli ultimi anni, grazie all’avvento delle nuove tecnologie, c’è il programmatore Java. L’intervento prevede il finanziamento ai corsi di formazione per ottenere tale qualifica. Un’occasione unica offerta ai giovani per accedere al mondo del lavoro specializzandosi in una delle tecnologie informatiche di riferimento per le imprese. Non sarà finanziata solo la formazione, ma anche l’impegno e i risultati conseguiti dai partecipanti ai corsi.

Per quanto riguarda il “Progetto integrato giovani in agricoltura” il sostegno finanziario è finalizzato agli investimenti per realizzare o migliorare le strutture produttive aziendali, ammodernare o completare la dotazione tecnologica, attuare il risparmio energetico.

Il Sistema Duale è un nuovo modello di formazione professionale che intende favorire l’occupabilità giovanile, promuovendo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, nonché contrastare la dispersione scolastica. Questo modello, mutuato dalla cultura tedesca permette ai giovani che hanno maggiori difficoltà a rimanere a scuola, in particolare tra i 15 ed i 18 anni, di conseguire un titolo di studio specialistico, ottemperando all’obbligo scolastico, acquisendo competenze non solo teoriche ma principalmente pratiche, ma soprattutto di imparare mestieri e professioni direttamente nelle aziende, dove potranno fin da subito mostrare attitudini e crearsi opportunità di inserimento lavorativo. Rispetto ai precedenti strumenti volti a consentire ai giovani di compiere esperienze in azienda sotto forma di brevi stage o tirocini, l’obiettivo è di creare un rapporto continuativo e organico tra mondi che, fino ad oggi, si sono parlati poco: il sistema dell’istruzione, quello della formazione professionale e il mercato del lavoro; un ponte con il mondo del lavoro, che prepara i ragazzi a una professione, favorisce il ricambio generazionale, sconfigge la dispersione scolastica, accoglie e include, anche i più fragili e i disabili.

La formazione in risposta ai reali fabbisogni espressi dal sistema economico e produttivo ha permesso il nascere di percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore progettati, appositamente, da enti di formazione, in collaborazione con le imprese, le università e le scuole per rispondere, in modo sempre più mirato, alle reali esigenze delle imprese. Non solo, i corsi sono studiati, infatti, per offrire ai partecipanti conoscenze strategiche per la produzione di beni e servizi ad alto valore aggiunto.

Per rispondere alle esigenze sempre più specifiche di formazione sono state programmate nuove risorse per i percorsi di Istruzione Tecnica Superiore già costituiti. Per il triennio 2016-2019 è stata, inoltre, disposta la costituzione di percorsi nelle aree efficienza energetica e nuove tecnologie per il Made in Italy/Sistema moda e nella meccanica.

Con Garanzia Giovani Campania, si vuole offrire a tutti i ragazzi della nostra Regione di età inferiore ai 30 anni, che non lavorano, non studiano, non sono in formazione, un’opportunità di lavoro o qualificazione professionale. Per realizzare questo programma, che non ha precedenti nella storia della nostra Regione e del nostro Paese,  sono stati coinvolti tutti gli attori del nostro sistema, formativo, produttivo e istituzionale: pubbliche amministrazioni, servizi per l’impiego, centri di orientamento professionale, poli formativi, imprese, servizi di sostegno ai giovani, imprese, datori di lavoro, sindacati, associazioni datoriali, scuole e università. La finalità è garantire l’inserimento occupazionale attraverso: un contratto di lavoro, un tirocinio formativo, il sostegno alla creazione d’impresa, l’esperienza del servizio civile, la formazione professionalizzante.

Conclusioni

La responsabilità di educazione e di cura travalica, al giorno d’oggi, i compiti genitoriali di allevamento dei figli, spostandosi in un’ottica di trasversalità istituzionale.

Dovremmo fare in modo che nessuno, soprattutto fra i soggetti più fragili, si senta solo al mondo, nella consapevolezza che i bambini e i giovani di oggi saranno i cittadini di domani.
Prendersi cura dell’infanzia e dell’adolescenza rappresenta, per la società di oggi, un forte investimento, nell’ottica della prevenzione del disagio e delle diverse forme di delinquenza e di emarginazione.


Dott.ssa Antonella Buonerba

Docente di Teoria e Tecniche della Comunicazione e Relazione

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Dott.ssa Antonella Buonerba Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane
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Iscritta all’Ordine degli psicologi della Campania n. 2635/A dal 25 maggio 2006
Laurea in Psicologia (indirizzo Psicologia clinica e di comunità)

 

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