La cultura moderna ha riconosciuto l'importanza della componente emotiva del comportamento; l'affettività intesa come sfera dei sentimenti e delle reazioni emotive è una condizione dell'apprendimento e dei processi cognitivi.
Le neuroscienze sostengono la necessità di affrontare la questione delle emozioni e del miglioramento delle relazioni con se stessi e si propone nelle scuole una alfabetizzazione emozionale insegnando agli alunni a distinguere gli stati emotivi e ad esprimerli in maniera sana. Occorre sviluppare idonee competenze interpersonali e raggiungere capacità sempre più raffinate di adattamento alla realtà.
Le emozioni consistono in impulsi ad agire o schemi di azioni che ci ha trasmesso l'evoluzione allo scopo di gestire le emergenze della vita. Esse sono caratterizzati dalla modificazione fisiologica dell'organismo, dalla decodifica cognitiva di uno stimolo e da un'azione di risposta ad esso. Le modificazioni organiche sono innate, la decodifica cognitiva e la risposta sono frutto dell'apprendimento. La capacità di riconoscere le emozioni degli altri è prerequisito dell' empatia, la competenza emozionale più importante.
Daniel Goleman, psicologo e scrittore statunitense contemporaneo, nel suo libro Intelligenza Emotiva, definisce questo particolare tipo di intelligenza come la capacità di gestire i propri sentimenti e quelli altrui al fine di raggiungere degli obiettivi. Egli distingue un'intelligenza emotiva personale che riguarda la capacità di cogliere i diversi aspetti della propria vita emozionale e un'intelligenza emotiva sociale che si riferisce alla capacità di relazionarci positivamente con gli altri. Solo nella relazione interpersonale si impara a modulare la propria interiorità e a gestire le emozioni, base essenziale per apprendere. Nella relazione è contemplato anche il conflitto per mezzo del quale si possono attivare nuovi processi di apprendimento e acquisire nuovi valori. Una relazione affettiva positiva genera l' identificazione con l'insegnante educatore, attivando un ciclo virtuoso. L' apprendimento nasce attraverso un processo che è affettivo e cognitivo insieme. L'insegnante che permette ai propri allievi, attraverso la partecipazione attiva, la corresponsabilità e la cooperazione, di sviluppare i propri interessi, otterrà una maggiore fissazione di quanto appreso perché là dove si realizza una partecipazione emotiva, l'apprendimento si lega maggiormente alla rete cognitiva dell'allievo che è così in grado di sviluppare a pieno le sue potenzialità.
Dott.ssa Antonella Buonerba
Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane - Salerno (SA)
Dott.ssa Antonella Buonerba Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane
Salerno (SA) - Avellino - Napoli
declino responsabilità | privacy | cookies policy | codice deontologico
Iscritta all’Ordine degli psicologi della Campania n. 2635/A dal 25 maggio 2006
Laurea in Psicologia (indirizzo Psicologia clinica e di comunità)
AVVISO: Le informazioni contenute in questo sito non vanno utilizzate come strumento di autodiagnosi o di automedicazione. I consigli forniti via web o email vanno intesi come meri suggerimenti di comportamento. La visita psicologica tradizionale rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.
©2016 Tutti i testi presenti su questo sito sono di proprietà della Dott.ssa Antonella Buonerba
© 2016. «powered by Psicologi Italia».
E' severamente vietata la riproduzione, anche parziale, delle pagine e dei contenuti di questo sito.