La piena realizzazione personale e professionale di un essere umano dipende dalla sua capacità di entrare in relazione positiva con se stesso e con gli altri.
La piena realizzazione personale e professionale di un essere umano dipende dalla sua capacità di entrare in relazione positiva con se stesso e con gli altri.
Da sempre l'individuo investe risorse per acquisire abilità cognitive, emotive e relazionali capaci di assicurare la qualità della sua esistenza all'interno della società. Queste competenze chiave per la vita sono definite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità Life Skills. Esse sono:
Tali abilità coinvolgono sia l'area cognitiva che quella emotivo-relazionale.
Il concetto di intelligenza emotiva è stato elaborato da Daniel Goleman, scrittore giornalista statunitense.
Si tratta di un aspetto dell'intelligenza legato alla capacità di riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie e altrui emozioni.
Secondo Goleman l'intelligenza emotiva si basa su tre abilità di base: l'autoconsapevolezza, l'autocontrollo e l'empatia.
Per gestire le emozioni in modo efficace e sviluppare intelligenza emotiva è necessario:
Le emozioni hanno un ruolo importante nella nostra vita e l'unico modo per incanalarle in comportamenti positivi é riconoscerle. D' altro canto "l'analfabetismo emotivo" è la mancanza di consapevolezza e quindi di controllo delle proprie emozioni.
C'è autoconsapevolezza quando siamo sintonizzati sui nostri stati d'animo, sappiamo dare un nome a ciò che proviamo e sappiamo accettarle.
Le emozioni sono una conquista personale che promuove l'equilibrio interiore; sono state importanti per l'evoluzione della nostra specie e per la sopravvivenza e la gestione delle emergenze della vita.
Emozioni e sentimenti si manifestano nel corpo, quindi è importante prestare attenzione al linguaggio non verbale del nostro corpo.
Accettare le emozioni non significa dare libero sfogo ad ogni stato emotivo interiore, ma è necessario autocontrollarsi riconducendole a ciò che le ha provocate. Esse sono frutto di pensieri irrazionali e atteggiamenti preconcetti che le scatenano in modo automatico. Capire le proprie emozioni ci consente gli riconoscerle ed accettarle anche negli altri, essere aperti ai bisogni propri e altrui.
Ognuno di noi fa esperienza di qualche grado di ansia. Non è una sensazione piacevole perché ci fa sentire nervosi, agitati, preoccupati e inquieti, e ciò può anche inficiare il buon esito di una prestazione. Si prova ansia perché si ha paura di fallire, per il timore di deludere gli altri, o di compromettere la propria immagine sociale o di essere preso in giro. L'ansia si traduce in segni fisici riconoscibili: aumento del battito cardiaco, sudorazione, tensione muscolare, tremore, salivazione alterata, ecc..
Spesso le persone vivono alti livelli di ansia perché assolutizzano e ingigantiscono le conseguenze delle loro azioni, generalizzandole in tutti gli aspetti e gli ambiti della loro esistenza.
Esistono delle tecniche che aiutano a ridurre il livello di ansia agendo sugli stati fisici ad essa associati.
Si tratta di esercizi di rilassamento corporeo, respirazione profonda, riscaldamento delle mani, ripetizione mentale e pensiero positivo.
È la capacità di mettersi nei panni degli altri, di vedere le cose dal loro punto di vista e di cogliere il vissuto emotivo, senza per questo esserne invischiati.
L'empatia è fondamentale per ogni comunicazione e presuppone la volontà di interessarsi agli altri, di capire i loro obiettivi, le loro speranze, le loro paure, i loro sentimenti ed emozioni. Ciò aiuta a comunicare meglio, bloccando sul nascere i possibili motivi di conflitto interpersonale.
La capacità di sintonizzarci sui sentimenti altrui ci aiuta in ogni tipo di rapporto o di situazione: in famiglia, a scuola, sul lavoro con colleghi, superiori e con la clientela.
L'assertività è la capacità di far considerare il proprio punto di vista all'altro. È un atteggiamento di apertura unito a una esposizione chiara del proprio punto di vista e deriva un'alta considerazione di sé stesso e degli altri e dal rispetto delle proprie e altrui opinioni.
Un comportamento assertivo esprime in modo diretto e adeguato i propri diritti e interessi, senza ledere quelli altrui, manifesta i propri sentimenti sia positivi che negativi, richiede cambiamenti nel comportamento di coloro con i quali si interagisce, esprime opinioni contrarie a quelle degli altri, sa dire di no a richieste irragionevoli, sa chiedere favori agli altri, riconosce i propri limiti e fallimenti, gestisce, infine, efficacemente, le critiche della pressione sociale.
Concludendo, le life skill ci consentono di adattarci alla vita di tutti i giorni e raggiungere così i nostri scopi comunicativi al fine di entrare in sintonia con sé stessi e con gli altri.
Dott.ssa Antonella Buonerba
Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane - Salerno (SA)
Dott.ssa Antonella Buonerba Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane
Salerno (SA) - Avellino - Napoli
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Iscritta all’Ordine degli psicologi della Campania n. 2635/A dal 25 maggio 2006
Laurea in Psicologia (indirizzo Psicologia clinica e di comunità)
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