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La scuola e lo sviluppo delle competenze

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La scuola e lo sviluppo delle competenze

La scuola e lo sviluppo delle competenze

Con il termine competenze si definiscono le risorse funzionali alla risoluzione di problemi e sfide da parte dell'allievo posto in ambiti di realtà.

Occorre che la scuola sviluppi competenze che comprendano sia il campo di saperi che le capacità comunicative. In questo senso il documento fondamentale è costituito dalle Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio europeo del 18/12/2006 in cui vengono evidenziate le otto competenze  chiave di cittadinanza che, in modo trasversale, delineano i campi del sapere, del saper fare del saper essere cittadini attivi in una prospettiva di apprendimento permanente che duri tutto l'arco della vita.

Da tale documento scaturiscono implicazioni importanti sul piano legislativo, pedagogico e metodologico.

Innanzitutto l'allungamento dell'obbligo di istruzione avvenuto nel 2006 con la L 296, di durata almeno decennale, il rafforzamento dell'alternanza scuola lavoro con il DLgs 77 del 2005 e i DPR 87,88 e 89 del 2010 che hanno previsto il riordino della scuola secondaria di secondo grado.

Inoltre con le linee guida del MIUR del 2009 e la DM del 27 dicembre 2012, viene affermata una nuova ideologia dell'inclusione che considera la diversità una risorsa, ed invita gli insegnanti ad organizzare dei setting didattici basati su metodologie attive che valorizzino i diversi stili di apprendimento e riescano a coinvolgere tutti gli alunni nella costruzione attiva della loro formazione, anche quelli con bisogni educativi speciali.

Dal programma, alla programmazione, alla progettazione per competenze: un lungo cammino che ha visto un'evoluzione culturale e pedagogica della scuola italiana, la quale ha dovuto far fronte sempre con maggiore urgenza ai numerosi cambiamenti della società ed essere rispondente alla pluralità di istanze, bisogni e peculiarità.

Come può la scuola favorire lo sviluppo delle competenze?

Progettare per competenze prevede innanzitutto una sinergia di intenti da parte dei docenti i quali, avendo come riferimento i Profili di uscita delle istituzioni scolastiche e le competenze chiave di cittadinanza, progettano le UDA in base al principio della trasversalità dei saperi. Inoltre la progettazione didattica deve essere contestualizzata a partire da situazioni concrete. I compiti di realtà devono essere realizzati attraverso le metodologie attive che prevedono la collaborazione e lo scambio tra gli studenti come l'apprendimento cooperativo, le classi aperte, la ricerca-azione, l'apprendimento laboratoriale e la documentazione. (Janes)

Nel concreto la scuola, può utilizzare il 20% della quota d del curricolo didattico educativo grazie al DPR 275 del 99 (regolamento dell'autonomia), al fine di attivare progetti con il territorio che vendono gli studenti coinvolti in prima persona nella realtà sociale, culturale e istituzionale. Tali progetti possono prevedere ad esempio la salvaguardia del territorio ambientale attraverso iniziative d'intesa con il Comune per il riciclo dei rifiuti, o che promuovano la conoscenza la valorizzazione dei beni archeologici e culturali o che siano diretti allo sviluppo del turismo.

Anche l'alternanza scuola- lavoro, che ha avuto un forte impulso con la legge 107/ 2015, pone la scuola nell'ottica di una collaborazione continua con il mondo del lavoro, al fine di rendere gli allievi sempre più competenti e versatili in altri ambiti e contesti, anche nell’ottica dell'orientamento verso le scelte future.

Il ruolo del docente diventa sempre più delicato, capace di coniugare i saperi con gli obiettivi dell'apprendimento, attraverso una metodologia innovativa che possa generare motivazione e autoconsapevolezza e con l'attivazione di abilità relazionali che facilitino la comunicazione e il coinvolgimento.

Un impegno difficile, ma reso interessante tra una forte passione per i giovani, il loro mondo e loro sogni.

Dott.ssa Antonella Buonerba
Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane - Salerno (SA)


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Dott.ssa Antonella Buonerba Psicologa, Psicoanalista, Prof.ssa di Filosofia e Scienze Umane
Salerno (SA) - Avellino - Napoli

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Iscritta all’Ordine degli psicologi della Campania n. 2635/A dal 25 maggio 2006
Laurea in Psicologia (indirizzo Psicologia clinica e di comunità)

 

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